servizio streaming audio

Uscendo dal regno analogico dei giradischi ed entrando in quello digitale, la musica liquida sta prendendo sempre più piede anche tra gli appassionati più esigenti, grazie a sorgenti audio sempre più evolute come gli streamer di nuova generazione e a servizi in streaming che offrono anche musica in alta risoluzione.

Oltre il fisico

Fino a qualche tempo fa il mercato e la fruizione della musica avevano come comun denominatore il supporto fisico (vinile, CD, SACD, cassette) ma ormai da anni si è fatta avanti la cosiddetta musica liquida, ovvero i brani musicali disponibili sotto forma di file. Si tratta quindi di musica non legata ad alcun supporto specifico che viene in genere memorizzata su un dispositivo di memoria di massa come un hard disk, una penna USB, la memoria di un player audio portatile, un NAS o su dei server remoti che sono alla base di servizi di streaming come Spotify, Amazon Music, Tidal e Qobuz.

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L’unica musica liquida disponibile in un tempo non così lontano, era quella in MP3 (formato compresso con perdita di dati, certamente non considerabile come hi-fi).
Da anni è possibile reperire musica liquida in formati compressi senza perdita (spesso denominati Lossless) , in formato non compresso e in certi casi, con risoluzioni e frequenze di campionamento ben oltre quelle dei tradizionali CD (il cosiddetto audio ad alta risoluzione o hi-res).

Streaming lossy: Spotify e Apple Music

Delle librerie audio personali non possiamo ovviamente parlare, ma passando ai servizi in streaming c’è invece molto da dire. Anche qui va fatta una distinzione piuttosto netta tra servizi con qualità audio medio-bassa (file compressi) e servizi che invece offrono una resa in streaming con qualità da CD o anche superiore.

Nella prima fascia spiccano i servizi più diffusi e popolari, ovvero Spotify e Apple Music. Il primo offre file compressi AAC (Advanced Audio Coding), sistema in parte superiore all’MP3 per resa e spazio occupato: più precisamente troviamo file AAC a 128 kbps con iscrizione free, che diventano AAC 256 kbps con il piano di abbonamento Premium. Questo vale per il web player di Spotify, visto che l’ascolto tramite app mobile e desktop cala di qualità e si affida a file con codifica Vorbis in contenitore Ogg (Ogg Vorbis) e flusso dati 160 kbps per l’abbonamento gratuito, che diventano 320 kbps per quello Premium.

Spotify

Lo streaming di Apple Music è invece pari a 256 kbps ed è anche in questo caso in formato AAC. Come alternativa c’è anche Deezer, la cui app è presente su un gran numero di dispositivi e dotato anch’esso di una libreria musicale ricca, sebbene sia “meno gettonato” in Italia rispetto a Spotify e al servizio Apple.

Streaming non compresso e HD

Passando invece a servizi con qualità audio più elevata, spiccano Qobuz, Tidal e Amazon Music HD (in questo caso c’è anche la versione tradizionale non HD). Parliamo di servizi che, proprio per lo streaming di qualità più elevata (anche i file da streammare sono quindi più pesanti in termini di Megabyte), costano di più rispetto a Spotify e Apple Music e che, in molti casi, non offrono una libreria di brani e album altrettanto ampia.

Una schermata “artista” in Amazon Music HD

Qobuz, che oltre allo streaming offre anche una sezione da cui scaricare musica hi-res (ovviamente sempre a pagamento), arriva a offrire stream audio in alta risoluzione a 192 kHz/24 bit in formato FLAC, mentre l’offerta di Tidal prevede due piani; quello base con stream in formato AAC a 320 kbps e quello Hi-Fi con qualità CD lossless a risoluzione 16 bit/44,1 kHz e, per alcuni album e brani, anche con qualità hi-res a 24 bit/96 kHz. Per maggiori informazioni su Qobuz, vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento.

qobuz streaming hd

Discorso simile per Amazon Music HD, con tracce HD proposte a 16 bit- 44,1 kHz e tracce UHD a 24 bit con frequenze di campionamento comprese tra 44,1 kHz e 192 kHz. Il catalogo, come ci si può aspettare dal colosso americano, è molto ricco anche se i brani alle risoluzioni più elevate (96 Khz e oltre) sono in verità abbastanza rari. Nell’app è possibile visualizzare l’effettiva qualità del brano e sono talvolta disponibili anche i testi a scorrimento e i credits.

streaming amazon Music HD
informazioni sulla qualità audio dello streaming in Amazon Music HD

Di recente anche Spotify ha annunciato che entro la fine dell’anno 2021 lancerà il proprio servizio ad alta qualità, denominato Spotify Hi-Fi, di cui però non sono ancora noti i dettagli. Dalle prime informazioni si da per certa l’adozione di un formato audio lossless, quindi paragonabile alla qualità di un CD, mentre non è confermato il supporto di audio hi-res, così come non si conoscono ancora i Paesi in cui il servizio debutterà né quale sarà il costo dell’abbonamento.

Disponibile infine anche Deezer Hi-fi, che offre musica in formato lossless FLAC a 16 bit 1411 kbps, sostanzialmente analoga al CD.

E la radio?

Il panorama delle web radio lossless o hi-res è ancora piuttosto limitato e poco standardizzato. Per l’ascolto infatti alcune emittenti obbligano a scaricare la propria app per i dispositivi mobile, mentre se avete un computer collegato all’impianto audio (fondamentale un DAC in questo caso), alcune radio offrono un player direttamente nel browser, altre fanno scaricare un piccolo file che si può aprire col lettore multimediale gratuito VLC, col quale avviare la riproduzione dello stream.

La maggioranza di queste web radio Lossless trasmette in formato FLAC a 44.1 Khz (poche a 48 Khz) con datarate compreso tra 1000 e 1400 kbps. Per un elenco vi rimandiamo a questo link con l’elenco di alcune lossless web radio aggiornato a pochi mesi fa.

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Mother Earth Radio trasmette in FLAC a 96 Khz

Tra queste abbiamo trovato anche un’emittente che trasmette musica hi-res a 96 Khz/24 bit, il cui catalogo musicale è derivato da vinili e spazia tra Jazz, Pop, Rock, Indie e un pezzo di musica classica ogni 12 brani: Mother Earth Radio.

Per il momento non si vedono segnali significativi di un aumento della qualità delle trasmissioni da parte delle radio più commerciali (chissà se il 5G con la sua velocità non apporti novità in tal senso nel prossimo futuro).

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