La piattaforma francese Qobuz offre un servizio di musica in streaming votato alla massima qualità audio possibile. Ecco cos’è e come funziona.

In attesa che Spotify e Apple Music lancino un piano di abbonamento per lo streaming musicale con qualità da CD o hi-res (e aspettiamo anche l’arrivo in Italia di Amazon Music HD), chi si è stancato di ascoltare musica in formato compresso (MP3 o AAC che sia) può rivolgersi a piattaforme di streaming più “evolute” dal punto di vista qualitativo come Tidal, Primephonic (specializzato in musica classica) e Qobuz.

Qobuz offre un servizio in streaming che, a partire da fine 2019, ha pian piano abbandonato il suo catalogo di musica in MP3, puntando esclusivamente su streaming con qualità lossless da CD in formato FLAC a 16-Bit/44.1 KHz e qualità hi-res (alta risoluzione) in formato FLAC a 24-Bit fino 192 KHz. Attualmente su Qobuz è disponibile un catalogo (in continuo ampliamento) formato da circa 200.000 album in alta risoluzione e da circa 50 milioni di canzoni in qualità lossless-CD.

Sono tre i piani a cui è possibile abbonarsi. Quello Hi-Fi da 19,99 euro al mese (o 199,99 euro all’anno) offre streaming con qualità CD, mentre quello Studio da 24,99 euro al mese (o 249,99 euro all’anno) aggiunge lo streaming in qualità hi-res. Il terzo piano è Sublime+, che rispetto a Studio offre interessanti sconti sul download di musica in alta risoluzione, visto che Qobuz permette anche di scaricare interi album in alta risoluzione nel caso preferiste qualcosa di più “tangibile” rispetto al semplice streaming. I primi due piani possono essere provati gratuitamente per un mese, mentre per Sublime+ non è prevista questa possibilità.

Lo store di Qobuz si chiama Boutique Digitale e permette appunto di scaricare singole tracce o interi album senza alcun tipo di DRM con prezzi che generalmente vanno dai 9,99 euro ai 17,49 ad album, mentre le singole canzoni costano circa 2 euro. Prendendo come esempio Hate For Sale (il nuovo album dei Pretenders), la versione con qualità CD costa 14,99 euro, mentre per quella Hi-Res si sale a 17,49 euro, che diventano però 9,99 euro se si è abbonati al piano Sublime+.

Quella del download non è certo una pratica così in voga come lo era anni fa quando iTunes dominava il mercato della musica digitale, ma è una cosa positiva che Qobuz (a differenza di quasi tutte le altre piattaforme di streaming) offra questa possibilità.

Per ascoltare musica tramite Qobuz, si può ricorrere a un semplice Web Player sul sito ufficiale del servizio o scaricare le relative applicazioni per Windows, macOS, iOS e Android. Potendo inoltre sfruttare Google Cast, è possibile godersi lo streaming hi-res di Qobuz da uno smartphone a un sistema hi-fi o a uno speaker wireless con Chromecast Audio già integrato, oppure acquistare con una piccola spesa un Chromecast Audio nel caso il vostro vecchio amplificatore non lo integri già. Lo streaming wireless tramite AirPlay si ferma invece alla qualità CD, mentre per il Bluetooth dipende dalla versione che si ha a disposizione (con o senza aptX-aptX HD).

A Qobuz si può inoltre accedere dalle app per alcuni dispositivi hi-fi come streamer audio o qualsiasi device in grado di connettersi ai server di Qobuz tramite Internet (se poi hanno un bel display a colori per navigare nel catalogo e vedere le informazioni e le copertine degli album, tanto meglio).

Ormai diversi brand propongono app con al loro interno l’accesso a Qobuz e, tra i principali, segnaliamo Naim, B&W, Cambridge, Gold Note, Advance Acoustic, Anthem, Ayre, Esoteric, TEAC e Sony. Tra le altre caratteristiche interessanti del servizio segnaliamo la possibilità di creare playlist e di ascoltare musica anche offline, la presenza di “libretti digitali” per tantissimi album con testi, crediti e informazioni dettagliate sull’album e la sezione Magazine, con classifiche e approfondimenti sulle ultime novità discografiche.

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