dac ultraportatili smartphone audiofilo

Si sa che anche con uno smartphone, un tablet o un notebook top di gamma l’aspetto audio viene troppo spesso lasciato in secondo piano, con il risultato di prodotti potenti, completi e dal design curatissimo ma dalle prestazioni sonore il più delle volte deludenti. Se volete ascoltare musica con cuffie (o auricolari) cablate, compreso lo streaming in alta risoluzione da servizi come Tidal, Amazon Music HD, Qobuz o Apple Music, quasi sicuramente non otterrete grandi risultati collegando direttamente le cuffie al vostro device portatile.

Vi servirà un DAC esterno USB che escluda quello interno del dispositivo mobile (il più delle volte di qualità mediocre), funga anche da amplificatore cuffia e sia molto compatto (dopotutto dovete collegarlo a dispositivi portatili). Audioquest è un produttore specializzato proprio in DAC ultraportatili e la sua gamma DragonFly è tra le più apprezzate dagli appassionati, soprattutto come rapporto qualità prezzo.

Nel segno del cobalto

DAC cobalt audioquest

Il DAC top di gamma di Audioquest è il DragonFly Cobalt (prende il nome dalla sua particolare finitura cromatica). Al suo interno troviamo un DAC ESC ES9038Q2M con un filtro roll-off a fase minima e un microprocessore PIC32MX274, che consuma meno e aumenta la velocità di elaborazione del 33% rispetto al DragonFly RED, mentre un nuovo filtro di alimentazione migliorato riduce il rumore intrinseco nei segnali Wi-Fi, Bluetooth e cellulari.

Il Cobalt è inoltre più piccolo del 10% rispetto ai suoi predecessori (solo 5,8 cm di lunghezza) e viene fornito con un adattatore USB-A-USB-C per far fronte al crescente numero di dispositivi con il connettore USB-C (nel caso di iPhone serve invece un adattatore per la porta Lightning).

Questo DAC ultraportatile offre la stessa uscita a 2,1 volt, lo stesso amplificatore per cuffie (ESS Sabre 9601) e lo stesso controllo del volume a 64-bit del modello Red, oltre a supportare la riproduzione di Tidal Masters (in formato MQA) su smartphone Android e Apple grazie al suo renderer MQA integrato, mentre i file PCM in alta risoluzione vengono “trattati” fino a 24 bit/96kHz. Cobalt, come i suoi predecessori, utilizza infine la tecnologia StreamLength asincrona di Gordon Rankin e un singolo clock per le funzioni DAC e microcontroller, con conseguenti prestazioni migliori rispetto ai DAC che utilizzano più clock.

Paint It Black

DragonFly Black DAC audioquest

Scendendo di prezzo (è il modello più economico della serie), Audioquest propone il DragonFly Black, sviluppato assieme a Microchip Technology per mettere a punto un micro-controllore USB (il processore di ingresso di un DAC) ad alte prestazioni e velocità in grado di garantire un migliore rapporto segnale-rumore e contemporaneamente molto parco nei consumi. Questo micro-controller consuma infatti il 77% in meno rispetto a quello impiegato nella precedente generazione di DragonFly

L’Audioquest DragonFly Black utilizza sia un DAC ESS Sabre DAC 9010 con un filtraggio minimo per ottenere un dettaglio naturale e un suono più realistico, sia un amplificatore e un controllo di volume analogico di alta qualità in grado di garantire un livello di uscita di 1,2 volt, valore sufficiente per pilotare efficacemente la maggior parte dei circuiti d’ingresso di un preamplificatore e tutte le cuffie ragionevolmente efficienti. Anche in questo caso, come per il Cobalt, troviamo il pieno supporto ai file MQA e quello ai PCM fino a 24 bit/96kHz.

Addio alle interferenze

Audioquest JitterBug FMJ

In questo caso non parliamo di DAC ultraportatili, ma visto che il nostro obiettivo è ottenere il miglior sound possibile da un dispositivo mobile, l’Audioquest JitterBug FMJ è un accessorio economico e molto utile allo scopo. Si tratta di un filtro antirumore da collegare a un laptop, desktop, smartphone o dispositivo di streaming con il compito di rimuovere le risonanze parassite e di migliorare la dinamica e l’esperienza musicale di qualunque dispositivo audio USB. La principale novità di questa unità, rappresentata dalla sigla FMJ, indica l’uso del metallo per il case a differenza della plastica utilizzata per il modello del 2016.

Sia che venga utilizzato in serie (in linea) o in parallelo, JitterBug FMJ riduce significativamente la contaminazione da RF (frequenze radio) generata da un computer o un altro dispositivo. Ci sono infatti molte interferenze che scorrono attraverso i circuiti di un normale PC, in particolare attraverso le sue connessioni USB, e molte di queste interferenze provengono proprio dall’alimentazione del computer.

Il JitterBug FMJ funge da filtro passivo e impedisce a questi disturbi di passare nel DAC esterno (altamente sensibile). AudioQuest sottolinea inoltre che l’FMJ funziona al meglio delle sue possibilità se usato in parallelo con i DAC USB DragonFly Black e Red, mentre il DragonFly Cobalt integra già al suo interno la tecnologia JitterBug.

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