Potremmo descrivere questo articolo con un vecchio (e saggio) detto: come avere la botte piena e la moglie ubriaca. Traslando questa domanda nel mondo dell’Hi-Fi e dell’Home Theater, molti appassionati si chiedono come far convivere un ricevitore AV per godersi le tracce multicanale dei film e un amplificatore stereo integrato per ascoltare musica, il tutto in uno stesso impianto e con gli stessi due diffusori frontali.

Ma da dove nasce questa esigenza e perché ci si dovrebbe complicare la vita quando si ha già a disposizione un ricevitore AV (magari anche di fascia alta) con cui ascoltare senza problemi anche la musica?

Il fatto è che i ricevitori AV sono macchine estremamente complesse e con tantissime funzioni (e tantissimi componenti interni) fatti apposta per restituire al meglio effetti sonori, dialoghi e la spazialità tridimensionale tipici delle tracce audio multicanale. Ciò comporta che alcuni fattori come la qualità degli stadi di preamplificazione e di quelli finali e i componenti dell’alimentazione siano spesso inferiori a quelli di un amplificatore stereo integrato (per non parlare nel percorso che il segnale deve fare prima di arrivare ai diffusori), che a differenza di un ricevitore AV è concepito e realizzato unicamente per ascoltare musica a due canali.

Se quindi volete utilizzare il vostro ricevitore AV per godervi i film e un amplificatore stereo integrato (che magari avete già in casa) per ascoltare musica utilizzando gli stessi diffusori frontali (destro e sinistro), ci sono due requisiti da soddisfare.

Il primo è che il ricevitore AV deve avere un’uscita pre-out per i due canali frontali e, per fortuna, quasi tutti i modelli oggi sul mercato ce l’hanno. Il secondo requisito è che l’amplificatore stereo integrato deve avere un ingresso HT Bypass (Home Theater bypass), che però potete trovare sotto altre denominazioni a seconda del produttore (Power Amp Direct, Main In, Bypass Input o altri ancora).

ht bypass

Collegando con un cavo RCA l’uscita pre-out del ricevitore AV a questo particolare ingresso dell’amplificatore integrato, si esclude in pratica la sezione di preamplificazione di quest’ultimo, in modo che il segnale stereo proveniente dal ricevitore AV vada direttamente alla sezione finale dell’amplificatore stereo, al quale (non a caso) andranno collegati i due diffusori frontali e le varie sorgenti audio stereo (lettore CD, giradischi, ecc…).

In questo modo, quando volete ascoltare la musica, lo farete con l’amplificatore stereo, che si occuperà ovviamente di amplificare i due diffusori frontali anche quando guardate un film. Il secondo vantaggio di un simile set-up (il primo, ovviamente, è quello di avere una qualità audio stereofonica migliore) è che, avendo liberato due uscite dal ricevitore AV, potrete utilizzarle per collegare altri due diffusori in modo da allargare ulteriormente il “panorama” surround.

ht bypass

Per quanto riguarda invece gli svantaggi, il primo è ovviamente la spesa aggiuntiva per un amplificatore stereo integrato (almeno che non ne abbiate già uno in casa con questo tipo di ingresso). Il secondo è che, per la visione dei film, i diffusori frontali ora pilotati dall’amplificatore stereo potrebbero “stonare” all’interno del sistema multicanale, perché magari l’amplificatore ha una certa colorazione sonora diversa da quella del ricevitore AV o perché il livello di uscita è troppo alto o troppo basso rispetto agli altri diffusori, Nulla di cui preoccuparsi comunque. Con un po’ di pazienza e qualche test, non sarà difficile trovare il giusto equilibrio.

Giunti a questo punto, vi lasciamo con alcuni dei migliori amplificatori stereo integrati dotati di ingresso HT bypass.

Naim NAIT 5si

naim Nait 5Si con ht bypass

L’amplificatore stereo integrato Naim NAIT 5si è un modello completamente analogico (nessun ingresso digitale), ha quattro ingressi analogici (tra cui quello AV che funge da HT bypass) ed eroga 60 watt per canale. È inoltre dotato di un amplificatore per cuffie dedicato e utilizza molte tecnologie già presenti in diversi prodotti della gamma Naim, tutte finalizzate al miglioramento delle sue capacità di comunicare i fondamentali della musica.

I trasformatori toroidali sovradimensionati offrono la potenza necessaria per gestire anche i diffusori e le registrazioni più esigenti, mentre il percorso del segnale e la progettazione del circuito sono stati attentamente ottimizzati per mantenere il massimo della fedeltà.

Dai cabinet in alluminio amagnetici e anti-risonanza, alle viti laterali progettate per dissipare le vibrazioni sgradite, tutto è stato costruito e assemblato per ridurre il rumore indesiderato e le interferenze. Sono inoltre possibili future migliorie al software di gestione grazie all’ingresso USB mini-B sul pannello posteriore utilizzabile solo per gli aggiornamenti.

Marantz Model 40n

Marantz Model 40n

Un amplificatore integrato moderno e completissimo con tantissime funzioni digitali, DAC ES9016K2M, compatibilità con i principali servizi di streaming, HDMI ARC per la connessione al TV, due ingressi S/PDIF ottico e coassiale e una porta USB-A. Troviamo inoltre uno stadio phono per testine MM, quattro ingressi di linea, un ingresso HT Bypass (qui denominato AV bypass), uscite per un registratore e per subwoofer, quest’ultimo con bass management e crossover selezionabile per il passa-alto.

Il circuito integra i pregiati moduli HDAM-SA3 current feedback e un doppio trasformatore toroidale nello stadio di alimentazione. La potenza erogata in classe AB è pari a 2x70W su 8 ohm e a 2x100W su 4 ohm. Internamente Marantz ha preso tutti gli accorgimenti necessari per ridurre la sensibilità alle interferenze esterne, come la separazione dei circuiti di alimentazione da quelli audio (stadi pre/finali, analogici e digitali), percorsi di segnale il più possibile abbreviati e una schermatura extra rinforzata.

Cambridge Audio Evo 75

Cambridge Audio Evo 75 ht bypass

Il Cambridge Audio EVO 75 è uno streamer, un amplificatore e un preamplificatore in un solo componente. L’amplificazione in classe D assicura 75W per canale su un carico di 8 Ohm, mentre come connettività troviamo praticamente tutto il necessario tra Wi-Fi dual band, Ethernet, AirPlay 2, Bluetooth aptX HD in ricezione e trasmissione, Chromecast, Spotify Connect, Qobuz e Tidal, inclusa la serie Masters di Tidal codificata in MQA.

A ciò si aggiunge la compatibilità Roon Ready, che permette all’EVO 75 di comunicare con il dispositivo principale Roon tramite Advanced Audio Transport (RAAT). Il modulo di amplificazione Hypex Ncore è molto apprezzato per chiarezza, risoluzione e musicalità, tanto da aver trovato posto anche all’interno di alcuni prestigiosi amplificatori targati Primare e Mola Mola.

La sezione DAC utilizza il chip Sabre ES9016K2M, convertitore D/A audio a 32 bit e 2 canali ad alte prestazioni concepito per applicazioni di livello audiofilo. Questo DAC utilizza la nota architettura DAC HyperStream a 32 bit e Time Domain Jitter Eliminator, offre un DNR fino a 127dB e THD + N di -120dB.

Sul retro troviamo un set di terminali per diffusori, uscite pre e subwoofer, USB sia per una sorgente server o computer che per un dispositivo di archiviazione tipico come hard disk o chiavetta, un ingresso RCA sbilanciato (che funge da HT Bypass tramite regolazione via app) e due ingressi digitali S/PDIF di cui uno coassiale e uno TosLink, oltre alla connessione ARC da HDMI per gestire l’audio proveniente da un televisore.

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