diffusori af merate

Una breve guida alle due categorie principali di diffusori stereo passivi (necessitano di un amplificatore esterno) in relazione alle caratteristiche dell’ambiente di ascolto, con qualche consiglio generale per effettuare una scelta consapevole.

Che siate audiofili esperti, appassionati di musica, intenti a costruirvi il primo impianto o semplici curiosi, una delle prime domande che riceverete nel nostro negozio sarà sempre la seguente: quanto è grande l’ambiente in cui andrà a collocarsi l’impianto? Avete spazio per mettere un diffusore da pavimento?

Il motivo è abbastanza intuitivo, un diffusore suona sempre in funzione dell’ambiente in cui è collocato. L’obbiettivo è quello di riempirlo senza incappare in eccessivi riverberi o riflessioni.

Guai in vista? Non del tutto, perché i costruttori di casse audio ci vengono in soccorso con la loro ampia offerta. Perciò vediamo quali sono le due categorie di diffusori che si distinguono maggiormente per l’ascolto in stereo.

Tipologia dei diffusori

Diffusore da Pavimento

Chiamati anche “a torre”, sono l’ideale per gli ambienti medio-grandi. Questa tipologia di diffusore si distingue per generare un suono più completo, le frequenze basse (<80Hz) sono meglio rappresentate in virtù del mobile più grande e, sempre per il maggior spazio a disposizione, possono montare altoparlanti più grandi e in numero maggiore.

Alcuni modelli disponibili presso AF Merate (clicca sul nome per scheda tecnica e prezzo): B&W 603 S2 Anniversary Edition, B&W 704 S2, B&W 702 S2, Canton GLE 476.2, Canton Vento 886 DC, Canton Reference 8K, Davis Acoustics Courbet 7, Definitive Technology BP9020, Definitive Technology Demand D17, Dynaudio Evoke 30, Dynaudio Contour 60, Elac Debut Reference DFR52, Elac Carina FS247.4, Elac Vela FS 409, Focal Chora 816, Focal Aria 936, Focal Sopra N2, Focal Maestro Utopia Evo, Martin Logan Motion 60XTi, Neat Ekstra, Neat Momentum SX5i, Polk Audio S50e, Polk Audio S55e, ProAc Response D20 Ribbon, ProAc Response D48 Ribbon, Q Acoustics 3050i, Q Acoustics Concept 40, System Audio SA Mantra 70, Raidho X5

diffusori da pavimento

Diffusore da Scaffale

Detto anche da libreria o da stand, sono ottimali in caso di poco spazio disponibile o in stanze medio-piccole. La qualità del suono si concentra sulla riproduzione della gamma più udibile dello spettro sonoro (60Hz-20Khz) anche se alcuni modelli riescono a scendere molto in frequenza e aiutati dalle risonanze ambientali riescono a risultare appaganti.

Per approfondire, leggi anche l’articolo Diffusori da stand sotto i 500 euro

Ecco alcuni modelli disponibili (clicca sul nome per le caratteristiche tecniche e il prezzo): B&W 606 S2 Anniversary Edition, B&W 707 S2, B&W 607 S2 Anniversary Edition, Canton Chrono 30, Canton Vento 836.2, Canton Reference 9K, Davis Balthus 30, Dynaudio Emit M10, Dynaudio Evoke 20, ELAC Vela BS 403, Focal Aria 906, Focal Sopra N1, Harbeth Monitor 30.2 40th Anniversary, Martin Logan Motion 35XTi, Neat Iota, ProAc Response DB3, Q Acoustics Concept 20, System Audio Saxo 5

Canton GLE 436_2

Diffusore Elettrostatico

E’ un tipo particolare di diffusore sonoro, facilmente riconoscibile poiché visivamente somiglia ad una vela o ad un grande pannello sottile e leggermente incurvato. Ne parleremo più in dettaglio in un apposito articolo…

Alcuni modelli disponibili: Martin Logan ElectroMotion ESL, Martin Logan Impression ESL 11A, Martin Logan CLX Art LE Italia

diffusori elettrostatici

L’importanza del Bass Reflex

Altra caratteristica importante da considerare in ambiente è la presenza e l’orientamento del “bass reflex” nei diffusori. Il Reflex è un artificio tecnico presente oggi nella quasi totalità dei diffusori. Si tratta di un’apertura nel mobile della cassa che consente di sfruttare frequenze che altrimenti andrebbero a disperdersi a caso nell’ambiente di ascolto, generando rimbombi o annullandosi con quelle prodotte dai coni degli altoparlanti.

Quando ben realizzato il reflex consente di ottenere più volume e pressione sonora dimezzando l’escursione necessaria per l’altoparlante rispetto a una cassa “chiusa”. La conseguenza più udibile di tutto questo è la capacità di estendere in basso la risposta in frequenza anche in diffusori molto compatti. Anche la posizione del reflex ha una sua influenza sull’ambiente di ascolto che andrebbe tenuta in considerazione.

bass reflex diffusori
Da sinistra a destra: bass reflex posteriore, inferiore e anteriore

Bass Reflex Posteriore

E’ la tipologia più semplice, più diffusa ma anche quella che richiede qualche accortezza in più nel posizionamento. Quale che sia il diffusore, da pavimento o da scaffale, non è raccomandato porre una cassa con reflex posteriore attaccata al muro, questo perché l’emissione di aria contro il muro andrebbe ad aumentare i riverberi sporcando il suono delle altre frequenze. Ragione per cui i produttori raccomandano tendenzialmente una minima distanza di 10cm dal muro per casse da scaffale e 20cm per casse da pavimento. Inoltre alcuni marchi forniscono spugne di serie per tappare il foro del bass Reflex in queste situazioni, così da mitigarne l’effetto di bombardamento. Intendiamoci c’è anche a chi questo effetto piace, ma non è un qualcosa che ci sentiamo di raccomandare.

Bass Reflex Inferiore

In questo caso il foro è posto sotto, la distanza con il pavimento nelle intenzioni del costruttore è prestabilita, questo consente idealmente di avere sempre una perfetta e calcolata emissione dell’aria del condotto. In parte questa configurazione risolve l’inconveniente del rimbombo sui bassi, tuttavia se posta in vicinanza a pareti e angoli anche questa categoria di diffusori soffre di un certo riverbero.

Bass Reflex Anteriore

E’ la tipologia più rara, ma è anche quella che ad un costo di progetto maggiore, poiché l’emissione è parallela a quella degli altoparlanti, riesce ad essere tendenzialmente più semplice nel posizionamento perlomeno nei riguardi delle pareti di fondo. Ciononostante alla fisica non ci si può sottrarre, anche un diffusore di questo tipo schiacciato a parete avrà come effetto un rinforzo dei bassi, ma sarà meno “sporco” rispetto alle altre categorie.

Da questa rassegna abbiamo già capito che la scelta tra le varie tipologie è subordinata agli spazi che abbiamo a disposizione, tuttavia è una scelta che non pregiudica la qualità di ascolto. In altri termini non sempre avere un diffusore grande con un grosso bass Reflex posto in una stanza grande è sinonimo di bel suono, è molto più importante che il diffusore sia di qualità e sia posto nella condizione di suonare correttamente in relazione al suo spazio.

catalogo af merate


Il segreto per una riproduzione fedele stereofonica

Il posizionamento dei diffusori

Oltre alla qualità e alla tipologia del diffusore è fondamentale il posizionamento. In uno spazio teorico ideale l’ascoltatore è posto al vertice di un triangolo equilatero (o al massimo leggermente isoscele) composto dai due diffusori ben distanziati dalle pareti e dagli angoli della stanza.

Questa disposizione permette all’ascoltatore di avere l’illusione di ascoltare una scena sonora tridimensionale e sentire la voce del cantante o di uno strumento perfettamente al centro, anche in mezzo ai due diffusori non c’è nessuna sorgente sonora! Questa sensazione magica, emozionante è una delle prime che trasforma un semplice interessato alla musica in un’appassionato del buon ascolto.

triangolo ascolto

Tuttavia questa situazione ideale e ricercata di posizionamento si scontra con esigenze pragmatiche ed estetiche a volte insuperabili, pertanto è importante scegliere caso per caso il compromesso giusto che permetta di sfruttare al meglio le caratteristiche dell’ambiente.

Il rapporto tra diffusore, suono e assorbimento

Infine, ultimo aspetto ma non meno importante da considerare è il rapporto tra il suono prodotto da un buon diffusore e la capacità di assorbire o riflettere i suoni della stanza.

E’ ugualmente importante che l’ambiente non sia eccessivamente riflettente o troppo assorbente. Nel primo caso ci ritroveremmo ad ascoltare un effetto cristalleria con molto eco e cacofonia, nel secondo invece un suono congestionato e attuffato come se avesse preso un raffreddore.

Per evitare un effetto riflettente (che è quello più comune) si consiglia come primo passo di mettere di fronte ai diffusori un tappeto grande e spesso, in aggiunta anche la mobilia di arredamento e i tendaggi pesanti a coprire le vetrate sono utili a moderare le riflessioni. Qualora questo metodo empirico non bastasse esistono pannelli acustici appositi che fungono sia da arredamento che da assorbimento o regolarizzazione delle frequenze.

Solitamente le zone più delicate sono gli angoli della stanza e in prossimità della posizione di ascolto o di emissione. Nel caso la stanza fosse troppo assorbente invece bisognerà agire al contrario togliendo qualche materiale fonoassorbente e adottando possibilmente al centro dei diffusori pannelli appositi che riflettono il suono (Vedasi pannelli Astri).

trattamento acustico

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