come scegliere il giradischi

Per molti appassionati non è mai passato di moda, ma è innegabile che il ritorno di fiamma del vinile abbia dato nuova linfa al mercato offrendo giradischi per tutte le esigenze (e le tasche). Come scegliere il giradischi che faccia al caso nostro?

Per un neofita che voglia addentrarsi nel mondo del vinile, scegliere il giradischi da acquistare rischia di limitarsi ad una questione di budget, ma non è un’operazione così ovvia anche per chi bazzica il mondo dei 33 giri da anni e che magari ha il desiderio di rinnovare o cambiare un apparecchio giunto a fine corsa. Come spesso accade, l’arma migliore è un po’ di conoscenza, da abbinare alla fiducia in quello che sentono le nostre orecchie. Il primo passo è dunque capire quali sono gli elementi che servono per fare suonare un vinile.

  • Giradischi: è un apparecchio elettrico di riproduzione sonora costituito da un piatto rotante, sul quale si pone un disco in vinile che verrà letto da un braccio.
  • Testina MM o MC: è collocata all’estremità del braccio (Headshell) di un quasiasi giradischi, si compone di un corpo (testina vera e propria) e di una puntina (composta da uno stilo + cantilever), la puntina scorrendo sui solchi del Vinile genera meccanicamente il suono.
  • Preamplificatore Phono MM/MC: e’ necessario per amplificare correttamente (tramite equalizzazione RIIA) il segnale letto dalla Testina. Può essere già integrato in un amplificatore (di solito lo si riconosce per la presenza di un ingresso “Phono” accanto ad una vite di massa) oppure esterno che si presenta nella forma più semplice come uno scatolotto con due ingressi RCA con una vite massa vicino e due uscite RCA.
  • Un amplificatore stereo e due diffusori: il giradischi non può suonare da solo, a meno che non sia integrato in un sistema che assomiglia alle vecchie Fonovaligie stereo, scelta che tuttavia ne pregiudica moltisimo la qualità e che ci sentiamo di sconsigliare caldamente!
vinile come scegliere il giradischi più adatto

Questi elementi si ripresentano come necessari sia che si pensi ad un giradischi di primo prezzo, sia che si guardi a giradischi Hi-end molto sofisticati e costosi. Ovviamente la resa cambia a seconda della combinazione di Giradischi-Testina-PrePhono che si va ad utilizzare. Nonostante siano tutti e tre elementi che influenzano anche molto la qualità del suono tuttavia ce ne è uno che è preponderante ed anche più semplice da sostituire o migliorare: la testina.

Scegliere la testina giusta

Partendo da un buona base di giradischi è possibile andare a scegliere o sostituire (per usura o rottura) una testina (detta anche fonorivelatore). Ma è altrettanto importante scegliere fin da subito una buona testina. Esistono due categorie di testine quelle MM (Moving Magnet – Magnete Mobile) e quelle MC (Moving Coil – Bobina Mobile).

testina schema

Testine MM: sono quelle più diffuse, occupano tutte le posizioni nelle fasce di costo basse, si abbinano facilmente a pre Phono integrati negli amplificatori anche di non eccelsa qualità. Hanno un rapporto Qualità/prezzo tendenzialmente favorevole. In caso di rottura alcune si possono ri-stilare risparmiando qualcosa. Le testine MM offrono un suono più diretto, meno raffinato con un maggiore impatto (loudness), spesso più eufonico e facile da apprezzare.

Testina MC: sono quelle più sofisticate, sovente costose, richiedono un preamplificatore Phono dedicato alle testine MC di buona qualità. Non si possono ri-stilare. In compenso sono in grado di estrarre il maggior numero di dettagli e sfumature dal solco dei vinili.

come scegliere il giradischi gold note

Tradizionalmente l’MC a bassa uscita (<=0,5mv) è considerata dagli audiofili la soluzione più qualitativa, sebbene molte testine MM di fascia medio-alta siano in grado di suonare molto bene. Esistono anche una minoranza di testine MC ad alta uscita che si possono usare con un pre-phono MM, nelle intenzioni per avere i vantaggi della tecnologia MC ma contenendone gli svantaggi, ciononostante hanno più frequentemente una resa che si colloca tra le MM e le “vere” testine MC.

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Come scegliere il telaio del giradischi: sospeso vs rigido

Altro aspetto importante nel scegliere un giradischi è il telaio, che ne condiziona le prestazioni.
Uno dei problemi del giradischi è infatti quello di isolare il più possibile braccio e testina dalle vibrazioni esterne provenienti dai diffusori, dai riverberi ambientali oppure dalle vibrazioni del motore stesso. Ricordiamoci che la lettura del fonorivelatore è elettro-meccanica per cui è molto sensibile a questi aspetti.

Negli anni ‘70 e ‘80 il dominatore della scena HI-FI era il giradischi sospeso (detto anche a controtelaio flottante). Si intende un giradischi composto da una parte di telaio rigida fissa (detta plinth) che accoglie una parte di telaio sospesa su molle (o altri sistemi di sospensione) in cui sono istallati sia il perno che il braccio con la sua testina.
Questo sistema nelle sue molte varianti è stato pensato per ovviare al problema di disaccoppiare il giradischi dal mondo esterno. In particolare è molto efficace nel limitare il problema del feedback acustico: una reazione a catena generata dal suono dei diffusori che a loro volta fanno vibrare il giradischi che nuovamente amplifica questo rumore in una escalation sicuramente fastidiosa, ma anche pericolosa per la salute degli altoparlanti. Questi giradischi sono efficaci in particolare se posti in superfici di fortuna in assenza di un rack hi-fi dedicato. Tuttavia anche il telaio sospeso ha dei punti critici quali la complessità costruttiva, la difficoltà nel tararli e il fatto che i disturbi con una frequenza di risonanza inferiore rispetto al sistema flottante passino sostanzialmente indisturbati. Infine ci sono delle limitazioni nella scelta del braccio, l’istallazione di modelli troppo pesanti può sbilanciare il sistema di molle/sospensione. ES: New Horizon GDS / Michell Gyro SE

Negli ultimi decenni invece hanno preso piede e sono più diffusi i giradischi a Telaio rigido. Questa soluzione si serve principalmente di due elementi per combattere le vibrazioni. Da una parte la presenza di piedini d’appoggio smorzanti e l’uso stesso della massa del telaio rigido che garantisce l’immunità alla gran parte dei disturbi. Inoltre la diffusione dei mobili dedicati all’hi-fi o mensole da muro ha permesso la nascita di giradischi dal telaio leggero e semplice, ma con una buona dose di efficacia e resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Il telaio rigido ha il vantaggio di essere molto semplice da tarare. Il fatto di essere poco sofisticato lo mette al riparo da cedimenti del sistema di sospensione e in generale tutto ciò che non c’è in termini di meccanismi non risuona e non si può rompere. Nei giradischi di alto livello non ci sono limiti ai bracci che si possono installare. ES: Gold Note Mediterraneo / Rega Planar 6.

Giradischi Giglio - Gold Note

Il braccio di lettura

Il braccio è la parte del giradischi che viene usata come supporto per la testina e che consente di sostenerala durante la tracciatura del disco. Ha anch’esso il compito di difendere la puntina dalle vibrazioni. I bracci dei giradischi condividono alcune caratteristiche, devono essere leggeri e rigidi, infatti spesso sono costruiti con materiali quali carbonio alluminio e titanio. Sono vuoti all’interno per riddurre il peso e poter cablare I cavi audio che arrivano alla testina.

Le tipologie principali dei bracci:

  • Dritti: sono i più semplici e diffusi, soffrono dell’errore tangenziale ma sono facilmente regolabili e il loro comportamento è prevedibile. Per la limitazione dell’errore tangenziale si utilizza un’apposita dima che ne permette la limitazione. Questi bracci possono essere in alluminio, metallo, carbonio o altri materiali ma generalmente devono essere leggeri e non deformabili. Più lunghi sono e meno è l’errore tangenziale.
  • A esse (S): sono bracci di lettura la cui forma sembra una “S” quando visti dall’alto. Questo tipo di braccio viene utilizzato ancora in alcuni giradischi soprattutto per la sua facile manovrabilità. Sono strutturalmente più complessi dei bracci di lettura dritti ma al contempo, in taluni casi, offrono letture e prestazioni migliori di questi ultimi. Soffrono anch’essi dell’errore di lettura tangenziale.
  • Tangenziali: poco diffusi sono bracci che, scorrendo su di una guida fissa, compiono un movimento parallelo al raggio del disco. Sono gli unici bracci esenti dall’errore di lettura tangenziale. Tuttavia necessitano, per il loro funzionamento, di sofisticati sistemi di servocontrollo, meccanici, idraulici o elettronici, che rendono questi bracci solitamente più costosi e delicati rispetto ai bracci col perno fisso.

Leggi anche l’approfondimento con alcuni consigli per l’uso corretto del giradischi e delle puntine.

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