Spesso ritenuti (a torto) dei prodotti per soli audiofili intransigenti o per chi ha delle orecchie “super allenate”, gli amplificatori per cuffie sono in realtà prodotti che danno risultati molto tangibili e partono da prezzi assolutamente abbordabili.

Le uscite per cuffia presenti su un amplificatore audio o su un lettore CD svolgono perfettamente il loro compito: si collega una cuffia e si ottiene il suono. Nulla di più, nulla di meno. Da dove nasce allora l’esigenza di amplificatori per cuffie separati?

Le uscite cuffia integrate rappresentano però nella maggior parte dei casi la parte più debole e meno ottimizzata di tutto il progetto di queste elettroniche, soprattutto quando si tratta di amplificatori stereo o lettori cd di fascia bassa ed economica (per non parlare di quelle dei PC o laptop).

Utilizzare direttamente l’uscita audio di un computer non regala un ascolto piacevole

Se infatti l’amplificazione dell’uscita della cuffia non viene opportunamente isolata dal resto del circuito, il risultato sarà quello di avere una uscita molto rumorosa, con segnale audio degradato e di bassa qualità. Uno scenario che si incontra spesso con lettori CD di fascia medio-bassa, in cui l’uscita cuffia è soggetta alle interferenze della meccanica di lettura e produce un suono alquanto discutibile.

È qui che entrano in gioco gli amplificatori cuffie dedicati da collegare all’uscita RCA analogica di una sorgente (come quella di un lettore cd o di un music server), oppure alla porta USB di un computer.

In questo modo un amplificatore cuffie è immune e isolato da tutti i precedenti problemi elencati e, cosa altrettanto importante, riesce a gestire molto meglio le diverse impedenze che caratterizzano i vari modelli di cuffie, soprattutto quelle più difficili da pilotare e da far esprimere al meglio le proprie potenzialità musicali e timbriche. In questo modo, si possono sfruttare al meglio anche le cuffie audio più costose, che necessiterebbero sempre e comunque di un amplificatore dedicato.

Exposure XM5: Amplificatore integrato di dimensioni ridotte

DAC: un plus da tenere in considerazione

Grazie alla adozione di un form-factor spesso ridotto e compatto e alla presenza frequente di un convertitore digitale analogico integrato al proprio interno (DAC USB), molti modelli di amplificatore cuffie sono perfettamente al passo con i tempi e offrono un supporto adeguato all’audio digitale. Collegandolo infatti tramite USB a un computer, l’amplificatore per cuffie diventa anche un vero e proprio convertitore DAC Audio. Alcuni di questi modelli dotati di DAC Audio dispongono anche di una uscita pre-out e possono quindi essere utilizzati come base per la creazione di un sistema audiofilo dedicato all’ascolto della musica liquida.

Focal Arche, amplificatore per cuffie con funzionalità DAC

Tipologie di amplificatori per cuffie

Chi si avvicina a questo tipo di prodotti si trova oggi di fronte a due grandi tipologie di amplificatori per cuffie: quelli valvolari e quelli a stato solido.

Amplificatori valvolari

I primi funzionano ad alta tensione grazie alla presenza di valvole termoioniche. Sono amplificatori ideali per cuffie ad alta impedenza, ma hanno tre principali difetti: consumano molta energia, si surriscaldano durante il funzionamento e sono piuttosto ingombranti. Inoltre, le valvole hanno un’autonomia pari a circa 5 mila ore di utilizzo, anche se alcuni modelli non sono in grado di superare le 3 mila. Questo significa che dopo tale tempo devono essere sostituite. Anche il loro costo, poi, non è sempre accessibile a tutti i portafogli.

amplificatori per cuffie valvolari
Amplificatore per cuffia valvolare Pathos Aurium

Amplificatori a stato solido

Gli amplificatori a stato solido (o transistor) sono caratterizzati da un rapporto qualità/prezzo molto più vantaggioso rispetto a quelli a valvole. Sono indicati soprattutto per le cuffie a bassa impedenza, che sono poi quelle più diffuse in commercio, sono meno ingombranti, richiedono una minore e più semplice manutenzione e sono dotati di appositi dissipatori di calore per cui non si riscaldano durante l’uso prolungato.

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